La Resistenza raccontata dai protagonisti. Presentato il Libro "Generazione Ribelle" di Avagliano |
marted́ 29 aprile 2008 | |
Oltre 150 testimonianze di partigiani, internati militari, donne, preti, deportati - raccolte presso archivi pubblici e privati in anni di ricerche - sono approdate in un diario “scritto” dagli stessi protagonisti per raccontare la storia della Resistenza attraverso le lettere e i diari dei protagonisti. Mario Avagliano, giornalista e storico, ha presentato oggi a Nocera Inferiore il suo libro Generazione Ribelle. Diari e lettere dal 1943 al 1945 (Einaudi Editore), presso la libreria Einaudi di Nocera Inferiore. “La raccolta di Avagliano di lettere e di diari di partigiani, di deportati e di internati militari - ha dichiarato il Presidente emerito della Corte Costituzionale Giuliano Vassalli - ha caratteristiche che lo rendono degno della letteratura sulla Resistenza, in cui si colloca ai primi posti. Siamo di fronte ad un’opera originale che non è solo raccolta certosina di documenti ma scelta magnifica di lettere e racconti che offrono un richiamo costante alla libertà”. Generazione Ribelle ricostruisce dal vivo la cronaca dei due anni, dal 1943 al 1945, della Resistenza italiana, scandita attraverso i diari e le lettere ai familiari, alle fidanzate o agli amici di partigiani, militari italiani internati nei Lager (IMI) e deportati. Una sorta di diario di quei giorni, autentico e spontaneo, ancora libero dal clima del dopoguerra e dalle varie interpretazioni storiografiche sul movimento di Liberazione. Il libro ha la capacità di trasportare emotivamente chi legge, come in un susseguirsi di vertiginosi flashback, dall’illusione del 25 luglio 1943 - con la caduta del regime fascista e dei suoi simboli - fino all’aprile del 1945 e ai festeggiamenti con le bandiere tricolori all’atto della liberazione di Milano. Grazie al doppio registro, cronologico e tematico, i due anni della guerra di Liberazione fanno emergere lo sbandamento dell’esercito italiano all’annuncio dell’armistizio, la lotta contro i tedeschi negli avamposti all’estero, la fatica della guerra civile sulle montagne e dentro le città, il carcere, le torture e gli eccidi nazisti, la deportazione nei lager, la scelta dei militari internati di non aderire alla Repubblica Sociale. Emergono, tuttavia, anche le divisioni - a volte violente - all’interno del movimento partigiano. Così come si palesa la linea di confine, in qualche circostanza molto labile, tra chi militava nella Resistenza e chi sceglieva la Repubblica di Salò. “Questa raccolta” spiega Alessandro Portelli, autore dell’introduzione di Generazione Ribelle “è un contributo importante e necessario non solo per documentare dall’interno aspetti concreti, quotidiani, dell’esperienza della guerra, della Resistenza, dell’internamento, ma soprattutto per dare consistenza concreta ed eloquente a quello che, con felice immagine, Claudio Pavone ha chiamato “la moralità nella Resistenza”. Per quali ragioni, con quali sentimenti, con quale bagaglio culturale e ideale ciascuno individualmente ha scelto di resistere, andando in montagna o rifiutando l’adesione alla Repubblica Sociale: di questo ci parlano le lettere, i diari, i “testamenti” raccolti con scrupolo e passione da Mario Avagliano”. Tra le lettere e i brani di diario raccolti nel libro, figurano anche gli scritti di Sandro Pertini; Ferruccio Parri; Vittorio Foa; Piero Caleffi, l’autore di “Si fa presto a dire fame”; il colonnello Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo, capo del Fronte Militare Clandestino (padre del Cardinale Montezemolo e zio del presidente di Confindustria); Francesco De Gregori (zio del cantante), ucciso nell’eccidio di Porzus; il tenente colonnello dei carabinieri Giovanni Frignani, l’uomo che arrestò Mussolini il 25 luglio del ’43; i gappisti Franco Calamandrei (figlio di Piero) e Marisa Musu, protagonisti dell’azione di via Rasella; Guido Pasolini (fratello di Pier Paolo); i sacerdoti don Roberto Angeli e don Paolo Liggeri; lo storico Roberto Battaglia; Giaime Pintor (fratello di Luigi); il cavese Sabato Martelli Castaldi, generale dell’Aeronautica. L’autore MARIO AVAGLIANO è nato a Cava de’ Tirreni. Vive e lavora a Roma. Giornalista professionista, studioso di storia contemporanea, è capo ufficio stampa dell’Anas e collabora con i quotidiani del gruppo Agl-L’Espresso. Ha lavorato per diverse testate tra cui: Il Messaggero, il Giornale Radio della Rai, il Giornale di Sicilia. È membro dell’Istituto Romano per la Storia d’Italia dal Fascismo alla Resistenza, della Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea (Sissco) e del comitato scientifico dell’Istituto Galante Oliva, ed è direttore del Centro Studi della Resistenza dell’Anpi di Roma-Lazio e direttore e webmaster del portale “storiaXXIsecolo.it”. Finora ha pubblicato: Il partigiano Tevere. Il generale Sabato Martelli Castaldi dalle vie dell’aria alle Fosse Ardeatine (1996); Roma alla macchia. Personaggi e vicende della Resistenza (1997); Il Cavaliere dell’Aria. L’asso dell’aviazione Nicola Di Mauro dal mitico Corso Aquila ai record d’alta quota (1998); “Muoio innocente”. Lettere di caduti della Resistenza a Roma (1999); Generazione ribelle. Diari e lettere dal 1943 al 1945 (2006). |