Castel San Giorgio. È stato scarcerato, dopo tre giorni Di reclusione, il giovane Francesco Fasolino, 31 anni, di Castel San Giorgio. Era stato arrestato nel pomeriggio del 3 settembre scorso per aver collocato uno straccio cosparso di benzina sotto l'auto in sosta di un vigile urbano ausiliario, Andrea Cuofano. Il fatto avvenne quasi davanti al comando dei vigili urbani di Castel San Giorgio, in via Europa. Pare per contrasti precedentemente insorti tra Fasolino e Cuofano siano da considerare alla base dell’atto intimidatorio. Nel giro di un paio di ore, il maresciallo Antonio Di Vasto, sotto la regia del comandate della locale stazione dei carabinieri Antonino Cangemi, arrestava Francesco Fasolino, che avrebbe confessato l'accaduto pur avendo detto che il vigile lo avrebbe «puntato» comminandogli delle contravvenzioni in materia di viabilità e di sosta in strada. L'altro ieri Francesco Fasolino, sposato con figli, è stato scarcerato. L'avvocato difensore di Fasolino, Tommaso Annunziata, di Poggiomarino, ha dichiarato: «Il mio cliente Fasolino, è stato rimesso in libertà perché il gip del tribunale di Nocera Inferiore non ha riconosciuto i reati ascritti al giovane per il suo mantenimento in carcere. Debbo anche dire – ha aggiunto l'avvocato Annunziata – che il mio cliente è incensurato non avendo commesso nessun reato in precedenza. Ritengo che il gip abbia operato in tutta regola e con estrema correttezza sicché la scarcerazione di Francesco Fasolino è più che legittima». Il fatto aveva generato scalpore in tutta Castel San Giorgio e nei paesi vicini. Ma quelli che conoscono il giovane di via Europa e lo ritengono un ragazzo normale, erano rimasti perplessi. In lui riscontravano soltanto segni di animosità, ma non certo tali da giustificare un vero e proprio atto di intimidazione contro un vigile urbano seppur ausiliario. Le forze dell'ordine non hanno commentato il provvedimento del Gip, tuttavia resta il contrasto nella pubblica opinione sulle diverse valutazioni in merito all'accaduto. Resta cioè il fatto, un brutto gesto compiuto contro un vigile urbano che fino a questo momento pare abbia semplicemente compiuto il suo dovere. E proprio fra i vigili urbani serpeggia non poco malcontento costretti a lavorare quotidianamente per la strada e a finire nel mirino di chiunque non gradisce i compiti che la legge assegna loro. Insomma a Castel San Giorgio il ricordo di quanto è accaduto è ancora vivo al punto da generare non poche polemiche. (Gennaro Corvino)