Nocera Inferiore. Amministrazione comunale e commercianti di Nocera Inferiore, finalmente, vanno d'accordo. L'intesa sulle aperture festive per i negozi di generi alimentari, riesce ad abbattere quel muro di diffidenza e di incomprensioni che, per anni, ha caratterizzato i rapporti tra l'Ente e le associazioni di categoria. Merito anche della serafica pazienza e dell'impegno del neo assessore al ramo, Pasquale Ruotolo, che, con umiltà, è riuscito a svolgere un ottimo lavoro di mediazione tra il sindaco e gli esercenti ottenendo, alla riunione di giovedì sera, un valido risultato. «Sono soddisfatto – ha dichiarato l'assessore Ruotolo – della partecipazione massiccia di associazioni e di singoli commercianti e del loro assenso alla proposta dell'Amministrazione, nata grazie ad un'idea che mi ha sottoposto il sindaco Romano e che io ho immediatamente sposato. Abbiamo ipotizzato che, una volta che il Consiglio Comunale avrà varato l'indirizzo di liberalizzare il settore commerciale, si possa verificare la piena condivisione dei commercianti attraverso la convocazione di un nuovo incontro». Dovrà passare prima in consiglio comunale venerdì prossimo, ma c'è l'accordo per la liberalizzazione delle aperture del settore alimentare. Il tutto riuscendo superare la fase di empasse causata dal mancato riconoscimento per Nocera Inferiore di città ad economia turistica. Si sfrutterà, infatti, una strada alternativa e si farà riferimento ad un pronunciamento del Presidente dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Libero Mercato Antonio Catricalà. «Come test, in via sperimentale, partiremo con gli alimentari – spiega l'assessore Ruotolo – La nostra azione nasce sulla base del rispetto del principio di libera concorrenza, evidenziando che la ricerca del consenso della maggioranza è solo volta a ricercare la condivisione, fermo restando la libertà dei singoli commercianti, anche di coloro che aderiscono, a poter restare chiusi». Secondo il pronunciamento di Catricalà, l''articolo 13 del Decreto Legislativo 114/98 stabilisce che gli esercizi che commercializzano, in via prevalente ed esclusiva determinati beni quali quelli alimentari, prescindere dall'area in cui sono situati, possono decidere liberamente di rimanere aperti anche nelle giornate festive La soluzione mette tutti d'accordo. «Come già ribadito siamo d'accordo con la liberalizzazione delle aperture per il settore alimentare – dice il presidente Cidec Francesco Giannatiempo – era inutile ipotizzare stessa soluzione per gli altri settori non alimentari perché c'è scarso interesse e molti non rispettano neanche le aperture domenicali previste dal calendario annuale». Dello stesso avviso Rosario Carrella della Clacs Cisl. «In questo periodo di crisi mi sembra una soluzione ottima – dice Zarrella – ci sta bene che si inizi con il settore alimentare, poi si discuterà del resto. Un plauso all'amministrazione per l'impegno profuso nel nostro interesse». D'accordo anche Liborio Bartiromo presidente della Confcommercio. «Sono contento che l'amministrazione sia riuscita a trovare una soluzione ad un problema che ci ha fatto discutere per anni senza che venisse mai superato». |
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fonte: ilmattino.it servizio a cura di Algia Testa |
Parte nel settore alimentare la nuova liberalizzazione del commercio nocerino Shopping a tutte le or
