La scrivente Organizzazione Sindacale denuncia, e sottopone agli Organi di Stampa, la grave situazione che si sta verificando all’Umberto I di Nocera Inferiore, e segnatamente nella sala operatoria di Urologia e Ortopedia, dove, causa di problema organizzativi, si stanno verificando ritardi e rallentamenti delle attività operatorie, con gravi disagi per l’utenza, come peraltro lamentato da alcuni medici. Nella predetta struttura il personale infermieristico, che a tutt’oggi, nello spirito di collaborazione che lo ha sempre contraddistinto, ha sottostato persino a turni più che onerosi pur di assicurare la piena attività, è arrivato al limite di sopportazione.Nei fatti, da mesi i lavoratori subiscono turni di servizio che prevedono fino a 18 ore consecutive di lavoro, con grave pericolo per l’incolumità degli ammalati e ripercussioni sullo stato di salute degli infermieri stessi. In ultimo, oltre al danno la beffa da parte dei dirigenti, che nonostante da mesi promettano una riorganizzazione delle attività, al rifiuto degli infermieri di continuare a sostenere tali massacranti orari di servizio, gli stessi dirigenti non hanno travato di meglio che minacciare gli operatori sanitari di denunciarli al Consiglio di Disciplina. Operando, in tal modo, azioni di vero e proprio mobbing nei confronti di chi, fino ad oggi, con abnegazione, professionalità ed enormi sacrifici ha garantito il corretto svolgimento delle attività operatorie.In merito a questa situazione il Sindacato Infermieristico Nursing Up, nella persona del Segretario Aziendale Diletta Ferraioli, si è attivato immediatamente presso la dirigenza chiedendo un incontro ad horas con l’intenzione di fornire una fattiva collaborazione nel tentativo di ricomporre la vertenza e per scongiurare eventuali ulteriori gravi disagi all’utenza, ma a più di una settimana da tale richiesta, i dirigenti dell’ospedale non hanno fatto pervenire alcuna convocazione. Nè, tautomero, ci risulta abbiano adottato provvedimenti per porre rimedio alla situazione venutasi a creare in sala operatoria.Il Nursing Up si augura che per il prosieguo non si debba ricorrere, per veder riconosciuti i diritti degli operatori sanitari, a forme di lotta ancora più cruente, e ribadisce la propria disponibilità a mediare nell’intento di trovare una soluzione alla vicenda.