Cava de’ Tirreni. Esce a fare una passeggiata nel giardino della sua abitazione e viene morsa da un serpente. È successo ieri pomeriggio nella zona di Sant'Arcangelo ad una signora che, senza perdersi d’animo, ha chiesto immediatamente aiuto. Trasportata in pronto soccorso, i medici di prima emergenza dell'ospedale Santa Maria dell'Olmo e Costa D'Amalfi hanno inciso la zona colpita e, in mancanza di notizie certe sul tipo di rettile (se si trattasse di una biscia o piuttosto di un serprente velenoso come la vipera) le hanno iniettato un siero antiveleno. L'incidente accaduto alla donna non è isolato, tanto che i sanitari parlano di un vero e proprio allarme serpenti.
Negli ultini giorni sarebbero già state soccorse tre donne morse da rettili. Numerose segnalazioni sono giunte anche al comando di polizia municipale da parte di residenti e amanti dello jogging che, nella zona di Rotolo e San Pietro, hanno avvistato in strada bisce ed addirittura vipere. «Nel caso di serpenti velenosi il consiglio è di applicare un laccio, entro 20 – 30 minuti dal morso, al di sopra dell’articolazione prossima alla ferita, oppure 5-15 centimetri al di sopra del morso – dicono gli specialisti – Nei casi in cui non è possibile raggiungere un pronto soccorso si può incidere la ferita e succhiare (la paziente che pratica la manovra non deve avere ferite a croce o longitudinali di 3-6 millimetri) attraverso il segno dei denti. La suzione deve essere fatta nei primi minuti dopo il morso. Il rischio non è limitato alla campagna e ai giardini. La settimana scorsa una mamma cavese era sulla spiaggia di Cetara insieme ai suoi bambini quando suo figlio di 8 anni ha scorto sotto il borsone da mare un serpente, caduto con ogni probabilità dai massi che sovrastano il bagnasciuga. In quel caso sono stati alcuni giovani bagnanti ad accorrere in soccorso, uccidendo la vipera prima che potesse colpire. si.chi.