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Riecco Nuceria, la piccola Roma PDF Stampa E-mail
domenica 31 maggio 2009

Image Martedì prossimo, dalle 9.30 alle 13 e dalle 16 al tramonto, i monumenti dell'Agro nocerino rimarranno aperti per l'appuntamento culturale che l'Archeoclub promuove annualmente dal 1993. Il visitatore dovrà muoversi con mezzi propri lungo un percorso lineare da oriente ad occidente, disseminato di emergenze storiche ed artistiche con le quali si è materializzata la diaspora dei nocerini dalla città di età classica verso la vicina Collina del Parco, poi proseguendo fino al valico di Chiunzi per affacciarsi sulla Costiera amalfitana. Converrà raggiungere dapprima il Battistero paleocristiano di Santa Maria Maggiore che fu tappa obbligata solo per alcuni accorti, ma sceltissimi viaggiatori del Grand Tour che vollero allontanarsi di qualche chilometro dal consueto itinerario da Pompei a Paestum pur di ritrovare almeno un barlume di quella Nuceria nella quale molti avevano visto una «piccola Roma». Così, chi vorrà mettersi al seguito dell'abate di Saint-Non e del Winckelmann potrà ammirare a sua volta le quindici coppie di colonne che sembrano rincorrersi attorno alla vasca battesimale più grande del Bel Paese, seconda solamente a quella di San Giovanni in Laterano. Allontanandosi da qui di poche centinaia di metri, il visitatore potrà raggiungere a piedi la necropoli ellenistica di Pizzone dove l'aristocrazia cittadina di ascendenza sannita aveva allineato i suoi monumenti funerari, rimasti poi sigillati dal fango. Ma gli sarà anche possibile ritrovare il teatro ellenistico-romano di Pareti, divenuto per effetto dell'ampliamento di età augustea il più grande della Campania antica, ma anche il più bello per aver avuto a modello l'analoga struttura di Praeneste e perfino i più celebri esempi di Perge in Panfilia e di Laodicea in Siria. Ancora un breve cammino lungo la statale 18 ed è a portata di mano il museo della ceramica in Villa De Ruggiero. A partire dal battistero è anche possibile raggiungere la vicina Collina del Parco, cuore della Nocera medievale, dominata dalla torre poligonale che consente a chiunque di avere sott'occhio il territorio nocerino fino al mare. Ma è alle falde della Collina che bisogna muoversi con attenzione e cautela per guadagnare prima il convento di Sant'Antonio, dove è ospitato il Museo archeologico che custodisce il vaso di bucchero pesante con l'iscrizione proto-osca in «alfabeto di Nuceria», e poi il monastero domenicano di Sant'Anna dove vive, ormai da otto secoli, una comunità femminile di clausura. La mente di chiunque entri nella loro chiesa è catturata proprio dalla cosiddetta «Sant'Anna Metterza», la cui iconografia esalta e fonde due maternità, una umana e l'altra divina. Lasciata Nocera Inferiore, dove è anche visitabile il Museo della fotografia, si incontrano lungo la via principale di Pagani tra santuari: quello della Madonna delle Galine e quelli della Purità e di Sant'Alfonso. Proseguendo verso occidente, conviene fermarsi nel centro antico di Sant'Egidio del Monte Albino per entrare nell'Abbazia della Maddalena. Finalmente i visitatori a caccia di gioielli artistici troveranno ad Aiello di Castel San Giorgio la pala d'altare della chiesa del Salvatore, dipinta nel 1588 da discepoli di Andrea da Salerno, se non addirittura da Polidoro da Caravaggio. L'ultima sosta, per chiudere in bellezza l'itinerario sangiorgese, è nel complesso di Santa Maria a Castello che sovrasta il passo da dove Annibale assalì Nocera.

A Nocera Inferiore sono visitabili il castello del Parco, il monastero di Sant'Anna, il convento di Sant'Antonio e Museo archeologico, il convento di Sant'Andrea ed il Museo della fotografia; a Nocera Superiore il Battistero paleocristiano di Santa Maria Maggiore, il teatro di Pareti, la necropoli di Pizzone, il Museo della ceramica in Villa De Ruggiero ed il convento di Santa Maria degli Angeli; a Pagani la Basilica di Sant'Alfonso, la Purità e la Chiesa della Madonna delle Galline; A Sant'Egidio l'Abbazia della Maddalena, la vasca Helvius in Piazza Ferrajoli e l'acquedotto romano di via Mandarino, il cippo funerario di Pomponia Tyche, i palazzi Ferrajoli e quello Spagnuolo; a Castel San Giorgio, Santa Maria a Castello e la chiesa del Salvatore. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito internet: www.archeoclubnuceria.it.

 

Fonte: Il Mattino