Arresti per due nuclei familiari, smerciavano stupefacenti
Le mogli di due detenuti gestivano lo spaccio di cocaina a Pagani: scattano le manette per due nuclei familiari . Accusati di spaccio di droga, nonché detenzione illegale di armi e munizioni (e successiva tentata vendita). Nello specifico, si tratta di una pistola Smith & Wesson 357 Magnum priva di matricola. L’operazione, denominata jail break, e condotta dai carabinieri della compagnia di Nocera Inferiore – guidata dal tenente colonnello Massimo Cagnazzo – ha evidenziato l’asse dello spaccio tra Pagani, Salerno, Napoli e Roma. Gli arrestati sono: Emilia Ferrara (moglie del detenuto Gerardo Pepe, detto Gerardone) la figlia Anna e il fratello del detenuto, Alfonso (detto Mario). Tutti di Pagani. Ancora, Maria Borrelli e suo marito Tobia Esposito (già in carcere), entrambi napoletani. Infine, l’irreperibile E.T., di Pagani.
L’organizzazione era molto semplice. Le due donne ricevevano indicazioni dai rispettivi mariti in carcere, i loro dialoghi, per telefono erano criptati. Si usavano parole come «pantaloni, taglia 38 o 50». Emilia e Maria, prese le indicazioni, eseguivano il piano. La napoletana portava la droga, da Napoli, Emilia arruolava pusher per la vendita sul territorio paganese. La stessa operazione ha condotto gli uomini del Nucleo Operativo nocerino, guidati dal tenente Giampaolo Scafarto, ad individuare il fratello di Gerardo, Alfonso, domiciliato a Roma, custode di una pistola rubata che doveva essere venduta a 3mila euro. Tutta questa indagine ha avuto inizio l’anno scorso, nel mese di luglio quando la figlia minorenne dei coniugi Pepe venne arrestata perché trovata in possesso di quasi 30 grammi di cocaina nascosta nel reggiseno.