Pagani. Tentò di uccidere una prostituta, dieci anni

Pagani. Dieci anni di reclusione per il tentato omicidio di una ragazza nigeriana colpita da almeno 17 coltellate. Il tribunale di Nocera Inferiore, ieri sera, ha condannato il sessantottenne Giuseppe Zazzero di Castel Volturno per l'accusa di omicidio, mentre sono stati dichiarati prescritti i reati di porto abusivo di un coltello in luogo pubblico e il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione. Il pm Giancarlo Russo, nella sua richiesta di rinvio a giudizio, accusò Zazzero in concorso con due nigeriane (una delle quali sarebbe stata fidanzata dell'imputato) di aver aggredito e aver accoltellato con crudeltà il 14 maggio del 2000 una ragazza originaria della Nigeria (allora la vittima aveva 24 anni), in Italia da tre anni, finita sui marciapiedi prima del casertano e poi di Pagani. La ricostruzione del pubblico ministero vedeva Zezzero accompagnatore e palo sul luogo dell'aggressione, mentre una nigeriana afferrò e trattenne la ventiquattrenne prostituta e un'altra loro connazionale (la presunta fidanzata del sessantottenne italiano) le sferrò almeno 17 coltellate, ferendola alla guancia destra; alle regioni solco mammaria superiore, temporale, soprascapolare e al braccio, tutti del lato destro, e alla regione latero-cervicale e a quella nucale e alla mammella del lato sinistro. La vittima rimase con uno sfregio permanente e con altri gravi postumi dell'agguato. La ragazza preda degli assalitori era stata attratta in Italia con il miraggio di un posto di lavoro regolare e, una volta arrivata nel nostro paese, dopo che alcune connazionali l'aveva picchiata e minacciata, la donna fu indotta a prostituirsi prima a Castel Volturno e poi a Pagani, dovendo dare ogni 10 giorni un milione delle vecchie lire a una sorta di maitresse, mentre chi l'accompagnava da Castel Volturno a Pagani per prostituirsi, percepiva 30.000 lire al giorno. Le indagini allora furono condotte dai carabinieri della stazione di Pagani, retta dal maresciallo Murano, e il movente pare fosse legato a una somma di denaro (oltre 30 milioni di lire) che la vittima doveva alla presunta fidanzata di Zezzero per la sua attività. Un processo, questo al sessantottenne di Castel Volturno che il tribunale e il pm di udienza Sabrina Serrelli hanno concluso in breve tempo.

Fonte Il Mattino