Pastore cambia la Nocerina per la sfida di Lucca

Nocera Inferiore. Dentro i secondi, che poi secondi – almeno per potenzialità e curriculum – non lo sono affatto. Matteo Pastore cambia la Nocerina per la delicata trasferta di Lucca: non nel modulo – il 4-4-2 è l'ideale per le caratteristiche dei calciatori – ma negli interpreti. Tre se non addirittura quattro le variazioni previste rispetto a domenica scorsa (a chiarirlo ci penserà il test amichevole di oggi pomeriggio a Santa Maria Capua Vetere). Dentro i secondi che nel caso dei rossoneri sono Serrapica, Gaeta, Babatunde e molto probabilmente Orlando Aquino. Ad uscire dai blocchi titolari – ragionando sulla prestazione opaca di domenica scorsa – il metronomo Iannini, l'esterno destro De Rosa, l'ariete Iannelli (arrivato da poco ed ancora acerbo nell'intesa con gli altri colleghi di reparto) e l'attaccante Palumbo che potrebbe essere avvicendato dal vivace ed esplosivo Aquino. Dentro i secondi perché dopo una batosta è giusto cambiare. La sconfitta con la Sangiovannese ha aperto crepe ed interrogativi sulle capacità gestionali e di lettura del tecnico Matteo Pastore (che ha avuto le sue responsabilità nel non aver trovato contromisure alla superiorità in mediana dei toscani) ed anche allargato il fronte dell'autocritica: «Siamo consapevoli dei nostri difetti tattici – riconosce il direttore sportivo Guglielmo Accardi – Abbiamo un'elevata predisposizione al gioco d'attacco, tendiamo ad offendere con vigore, perdendo però un po' di vista la fase difensiva. E quando il fisico ancora non regge e di fronte si hanno squadre particolarmente organizzate si va in sofferenza». Ma dall'ammissione di colpe alla rivoluzione ce ne passa: «Siamo appena all'inizio, paghiamo anche lo scotto del ritardo accumulato nella preparazione e molti calciatori devono ancora risolvere alcuni problemini fisici. Ma da qui a crocefiggere il tecnico – attacca Accardi con convinzione – e la bontà delle scelte operate sul mercato mi sembra un po’ troppo eccessivo». Spegne la polemica il ds Accardi e blinda la posizione dell'allenatore rossonero: «Non si può mettere in discussione la panchina alla prima sconfitta, sarebbe come smontare un intero progetto. Pastore ha la piena fiducia della società e della squadra e siamo sicuri di poter centrare la salvezza avendo lui al timone». Ostentando sicurezza, tuttavia, non sempre si nasconde la preoccupazione. Ecco perché Accardi lancia un messaggio alla tifoseria: «Che ci stiano vicini trasmettendoci serenità. Ne abbiamo bisogno per poter crescere e migliorare. Se si lavora con apprensione non si ottengono risultati». Come dire: calma ragazzi. Ad alimentare la classifica, poi, ci penseranno eventualmente i secondi, quelli che poi secondi non lo sono affatto fi.ze.

Fonte: Il Mattino