Nocera Inferiore. Scarcerati gli ispettori metrici della Camera di Commercio di Salerno Daniele Lanza e Giorgio Imperato e gli interessati alle ditte di manutenzione di impianti petroliferi Rosario Quintaluce di Napoli e Michele Quintaluce di Frattaminore, arrestati nell'ambito dell'inchiesta pieno d'oro, sui raggiri legati alla somministrazione dei carburanti. Il gip Cioffi ha revocato la misura di custodia cautelare a loro carico. «La libertà personale è diritto sacro garantito dalla nostra costituzione – afferma l'avvocato Carmine Giovine che assiste Imperato – Nei confronti dell'Imperato, invece, si è concretizzata un'ingiusta violazione di questo diritto. Il gip è stato encomiabile in quanto non appena la difesa ha prodotto il certificato che dal primo gennaio 2007 l'Imperato era andato in pensione dalla Camera di commercio di Salerno, immediatamente ha provveduto a scarcerarlo.
Il giudizio sul comportamento non è favorevole per la pubblica accusa e gli inquirenti che prima di avanzare una così grave richiesta avevano l'obbligo di accertare se l'Imparato era ancora in servizio e quindi poteva reiterare gli eventuali reati commessi». Per i Quintaluce, il loro avvocato Leopoldo Perone dice: «Abbiamo offerto una lettura diversa da quella della procura delle telefonate intercettate. I Quintaluce con la loro ditta hanno sempre agito nel rispetto della disciplina in materia». «Abbiamo effettuato un importante lavoro di indagini difensive prodotto nel corso dell'interrogatorio che certamente è servito a rivalutare il quadro delle esigenze cautelari e dei gravi indizi. In particolare, è risultata priva di credibilità la dichiarazione di un collaboratore di giustizia», ha sottolineato l'avvocato Cecchino Cacciatore che difende Lanza.