Pagani. Chiedeva interessi usurai tra il 30 e il 40% al mese, a un autotrasportatore di San Marzano sul Sarno. Ieri mattina i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria presso la procura della Repubblica di Nocera Inferiore hanno arrestato con l'accusa di usura aggravata il pregiudicato Carmelo Arena di 47 anni di Pagani, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal gip Donatella Mancini del tribunale nocerino. A dirigere le indagini è stata il pm Sabrina Serrelli. Arena, dopo i rilievi foto-dattiloscopici, è stato tradotto alla sua abitazione per rimanervi in stato di detenzione. Le indagini sono, però, tutt'altro che concluse e promettono interessanti sviluppi, grazie anche i sequestri di documentazione bancaria operati dai militari dell'Arma.
L'inchiesta è nata da una fonte confidenziale giunta al luogotenente Alberto Mancusi che ha avviato le indagini. L'attività investigativa del sottufficiale dell'Arma e del pm Serrelli hanno appurato che un autotrasportatore di San Marzano Sul Sarno avrebbe ricevuto da Arena due prestiti, uno dal valore di 5.000 euro e l'altro di 3.800 euro, concessigli sul finire del 2005. Arena si sarebbe fatto promettere dall'autotrasportatore due assegni di pari importo a garanzia del prestito effettuato, più 1.100 euro al mese sul capitale prestato, nonché degli assegni, uno da 2.000 e l'altro da 4.600 euro. Sempre l'indagato si sarebbe fatto corrispondere quattro assegni, con importi da 1.000, 3.000 e 4.000 euro (per un totale di 11.100 euro), che scadevano tra il dicembre scorso e febbraio di quest'anno. L'autotrasportatore sanmarzanese avrebbe pagato le «rate» del prestito regolarmente fino all'agosto 2007, poi non riuscì più a far fronte agli impegni e consegnò ad Arena due assegni (quelli di da 2.000 e 4.600 euro). La presunta vittima decise di estinguere il debito e nel settembre scorso, si sarebbe incontrato con il presunto usuraio il quale gli avrebbe detto che il debito residuo ammontava a 10.000 euro al quale bisognava aggiungere altri 1.100 euro di interessi mensili.
Pur di liberarsi dal giogo sotto il quale era finito, l'autotrasportatore versò all'indagato gli ultimi quattro assegni per complessivi 11.100 euro. Il Gip, ad ottobre scorso, però, grazie alle indagini del luogotenente Mancusi e del pm Serrelli, emise un decreto di sequestro di questi ultimi quattro titoli che rimase ineseguito, visto che gli assegni non furono trovati né a casa dell'indagato né in banca. La vittima poi dichiarerà agli inquirenti di essersi incontrato in un bar del suo paese con Arena che, venuto a sapere dell'indagine in corso sul suo conto (per la notifica del decreto di sequestro dei quattro titoli) avrebbe invitato l'autotrasportatore sanmarzanese a rettificare le sue dichiarazioni e a ritirare le accuse nei suoi confronti. Arena avrebbe poi detto al suo interlocutore anche che i quattro assegni non erano stati trovati perché girati a persone che non volevano comparire nelle indagini. Il Gip a sua disposizione ha avuto vari riscontri testimoniali e cartacei, ma anche un altro elemento: Arena ha una movimentazione bancaria sui suoi conti davvero notevole, se si considera che percepisce come reddito una pensione per una grave invalidità. Il pm Serrelli e il luogotenente Mancusi da un paio di anni stanno indagando a fondo nel mondo dell'usura, specie in danno di autotrasportatori, e non è escluso che a breve possano esserci nuovi eclatanti sviluppi con il coinvolgimento di insospettabili. (L. Falcone)